I COMPORTAMENTI COERENTI SONO POSSIBILI SUBITO
Non tutti, per alcuni mancano (e bisognerà realizzare) le condizioni esterne; ma molto si può fare, per essere, intanto, coerenti col “mondo migliore” che si vuole.
Nel mio libro l’invito è già alle pagine 59-67. Le ho rilette, e quanto scritto mi sembra giusto e convincente: leggetele. Attinente, e quindi da leggere, anche quanto è nelle pagine 19-29 su “forze e leggi in natura” e sulla “natura umana”.
Qui voglio anzitutto richiamare l’esigenza che il singolo individuo sia coerente con i valori che vorrebbe vedere realizzati all’esterno e quindi intanto li adotti nel proprio comportamento; inoltre, con l’occasione del richiamo sintetico dei settori interessati, intendo rilevare quelle situazioni che di fatto ostacolano l’adozione del comportamento “migliore” e sulle quali pertanto la società civile è chiamata ad intervenire.
I comportamenti suggeriti riguardano “la propria persona”, la salute fisica e psichica di ogni individuo; “la natura”, l’esigenza di rispettarla e usufruirne in modo sostenibile; “gli altri”, le regole di un giusto e sereno rapporto intersoggettivo.
Per la salute della persona, oltre ad ovvi suggerimenti di scelte salutari per qualità e quantità del cibo, di controlli sanitari opportuni, di determinazione contraria ai veleni dell’alcol smodato, del tabacco e delle droghe, un richiamo particolare è per quei giovani che rispondono al vuoto attuale e all’incertezza del futuro col disprezzo della vita, che perciò mettono a rischio esibendosi in prestazioni contrabbandate per forme di coraggio e prestanza fisica.
A questi giovani, così come a tutti quelli che comunque a causa di una società che non riesce a trasmettere valori e certezze rimangono smarriti e disorientati o reagiscono con forme di illegalità e violenza, l’augurio che la società civile, quella che vuole il mondo migliore, possa avvicinarli, dare loro valori e speranze e indurli ad unirsi e operare perché quel mondo diventi il loro mondo.
Ma non basta l’augurio: bisogna assumerne il compito realizzativo, che deve essere tenuto presente e determinare non solo comportamenti coerenti in ogni occasione ma anche suggerimenti e iniziative perché la “Authority Civile” lo svolga in modo concreto ed efficace.
L’attività sportiva, si sa, è consigliata a tutti, a tutte le età. Per i giovani certamente è utile per molti aspetti, infatti consente di dare sfogo corretto alla carica di energia, fa avere a cuore la salute e i comportamenti salutari, distoglie da frequentazioni inopportune, educa alla competizione controllata e corretta.
Tutto ciò è dato essenzialmente dalla dedizione ad uno sport. Tra questi, quelli che si svolgono alla luce naturale e all’aria aperta aggiungono il vantaggio del beneficio psicofisico dato dal bagno di luce e aria naturale. Di ciò posso dare attestazione diretta; infatti sono un runner, già maratoneta, ora con buoni risultati in pista. Anche per questo io non provo simpatia per le palestre, dove in ambienti chiusi le persone, ciascuna isolata e attaccata a una macchina, si affannano in una infinita e monotona ripetizione di un gesto destinato a gonfiare un muscolo. Ritengo che l’esigenza dell’apparire, dell’esibizione, oggi avvertita a discapito di ciò che si è, abbia determinato la fortuna di queste palestre.
Condivido piuttosto la ginnastica, d’altra parte complemento indispensabile di ogni sport, e consiglio di farla con spirito orientale, cioè con la concentrazione che segue i movimenti e la parte del corpo ad essi interessata: così si impara a sentire e conoscere il proprio corpo e ad adeguare posizioni e sforzi a quanto egli suggerisce.
Per evitare che il mio post diventi ipertrofico, col rischio che ne scoraggi la lettura, mi fermo ai comportamenti relativi alla salute fisica. Gli altri li esamineremo in seguito. Intanto attendo commenti, suggerimenti e iniziative.
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