Elezioni politiche: rischi e opportunità

Moderatore: vincenzo vanda

Elezioni politiche: rischi e opportunità

Messaggioda vincenzo vanda » 02/08/2022, 18:16

ELEZIONI POLITICHE: RISCHI E OPPORTUNITA’
APPELLO AI PARTITI E AGLI ELETTORI

La crisi di governo ha innescato la competizione elettorale; e ciò rende più difficili gli adempimenti in corso, resi necessari da pandemia, crisi climatica, inflazione, conflitto Russia/Ucraina e riforme del PNRR occorrenti per i finanziamenti dell’Europa.
Ma c’è un’ulteriore conseguenza, molto negativa, di cui bisogna prendere coscienza: il rischio che la chiamata alle urne, momento importante di democrazia che ridà la parola ai partiti e al popolo, si risolva, anche a causa del breve tempo disponibile e delle mancate riforme del sistema elettorale, nella perpetuazione di quel quadro politico che a causa di instabilità, conflitti di potere tra avversari e anche tra alleati, cambi di casacche, ricatti e compromessi al ribasso, mantiene l’azione politica attenta più alla lotta per la conquista e il mantenimento di potere, privilegi e poltrone che alle esigenze e agli interessi della collettività.
C’è il rischio che l’esito elettorale perpetui questo quadro politico che si trascina nel tempo e va aggravando la situazione del Paese; dove prevalgono debiti insostenibili, arretratezze, degrado, crisi e ingiustizie. Condizioni a tutti note, che determinano scontento, manifestazioni di piazza inascoltate, crescente sfiducia verso la politica e l’enorme quota sociale che preferisce astenersi in occasione delle elezioni.
E’ molto importante, dunque, fare di tutto perché questo momento di chiamata alle urne riesca a fare il miracolo di dare al nostro Paese una maggioranza coesa, forte e stabile, non soggetta a condizionamenti, e munita di un programma affidabile, rivolto finalmente a risolvere tutte le emergenze e ribaltare il quadro generale con scelte che siano nell’interesse superiore dell’intera collettività.
Un programma che si è dato proprio questo compito esiste già. Ha il titolo “Programma di sinistra (ma per tutti)”. Riportato nel blog “civilsocietyleading.com”, può essere anche scaricato e stampato. Inizialmente offerto alla società civile, per realizzare un grande movimento che condizionasse la politica, ora, data l’urgenza, viene direttamente offerto come programma elettorale.
Il Programma (così in avanti indicato) esprime precisi valori, mete da raggiungere, innovazioni e percorsi attuativi, tutti rivolti ad una azione politica funzionale agli interessi superiori della collettività.
Alcuni esempi: il problema climatico riacquista, in ognuno dei settori che partecipano a crearlo, la dovuta priorità e gli interventi necessari perché la soluzione sia sicura e tempestiva; il territorio e tutto l’ambiente naturale ricevono l’attenzione e le innovazioni che occorrono perché non siano soggetti a disastri, siano preservati, curati, amati e goduti, nei limiti della sostenibilità; i rapporti sociali vengono finalmente orientati alla cooperazione e alla solidarietà, per assicurare a tutti, in ogni settore e in sede sia nazionale che internazionale, giustizia sociale. Quella giustizia che consente a ogni persona il pieno godimento di tutti i diritti umani e civili e di realizzarsi secondo le proprie attitudini; giustizia che di conseguenza non solo elimina tutti gli ostacoli, le disuguaglianze e i privilegi che si oppongono, ma adotta anche le innovazioni che ne favoriscono la realizzazione. Prima fra tutte l’innovazione che, ribaltando il rapporto tra capitale e lavoro, riconosce che è il lavoro l’autore dell’incremento di valore che si realizza nell’impresa e che pertanto gli compete il diritto alla ripartizione degli utili. Ulteriore innovazione conseguente, quella che riporta al finanziamento dell’economia reale i capitali enormi degli speculatori finanziari e anche quelli, pure notevoli, del risparmio, sia gestito che fermo in depositi; con l’effetto di rianimare il ciclo virtuoso che sviluppa economia reale, occupazione, pil e benessere; inoltre, la prevista estensione della garanzia pubblica funzionale al finanziamento, che finalmente riconosce il diritto all’iniziativa imprenditoriale a tutti coloro, maggiormente costituiti da giovani, che ne sono stati finora impediti per non avere capitali da offrire in garanzia.
Altre innovazioni riguardano tutti i settori di interesse sociale, per il sostegno alla famiglia, il problema demografico, l’handicap subito dalle donne sul lavoro, pensioni equilibrate tra le diverse esigenze, istruzione e formazione con strutture che consentano giustizia ed efficacia qualificata, lotta a delinquenza, lotta vera e radicale a evasione e corruzione, inclusione e promozione delle periferie, fisco giusto ma per tutti, progressività adeguata per imposte e tasse, commercio, globalizzazione e concorrenza regolati in termini che rispondano più adeguatamente alle attuali esigenze sociali e funzionali a rapporti non conflittuali, immigrazione e relativa attribuzione di cittadinanza regolate con equilibrio tra inclusione e contenimento e, anzitutto, con le soluzioni dei problemi nei Paesi di origine. Per la politica, il sistema elettorale, l’aderenza col territorio, la partecipazione istituzionalizzata della società civile, la riforma della Pubblica Amministrazione e delle Istituzioni, particolarmente in ordine all’esigenza di riformare la funzione del Senato, sono previste innovazioni per la migliore funzionalità e la rispondenza agli interessi della collettività. Anche i rapporti internazionali sono oggetto di particolare attenzione e regolamento, data la necessità crescente di coordinamento e di collaborazione per risolvere i tanti problemi di rilievo globale e anche l’indispensabile cessione di sovranità per la gestione unificata e al di sopra degli interessi individuali. In particolare, per l’Europa è inserito, come parte del Programma, un programma specifico redatto in occasione delle relative elezioni del Parlamento, anch’esso qualificato dalla previsione di innovazioni utili all’armonia dei rapporti interni. Quanto agli armamenti, l’indicazione è per disarmo nucleare e contenimento delle armi tradizionali in termini che impediscano la possibilità di promuovere guerre. E per il superamento del conflitto Russia/Ucraina si suggerisce che sia l’Occidente coinvolto a formulare, con senso pratico ed equo, proposte ai due contendenti, e reagire di conseguenza verso chi dei due eventualmente opponga rifiuto ingiustificato, come previsto nello scritto “Soluzione conflitto Russia/Ucraina: tre ipotesi” (riportato nel blog sopra richiamato e da considerarsi parte del Programma). Quanto all’enormità delle disponibilità finanziarie occorrenti, anche oltre quelle già previste dagli aiuti europei, il Programma affronta questa esigenza e indica tutte le fonti dalle quali, con diverse modalità, si può ottenere il flusso totale necessario.
I contenuti esposti del Programma giustificano la qualificazione “di sinistra”; ma se da un lato il potere del capitale risulta ridimensionato, in funzione del valore riconosciuto al lavoro e alla giustizia sociale, che rileva in ogni settore, d’altro lato anche l’iniziativa privata e l’impresa risultano enormemente potenziati, addirittura assistiti dalla Pubblica Amministrazione, che mette a disposizione tutti i suoi servizi, ne favorisce ed estende il finanziamento attraverso la sua garanzia e interviene perché svolgano la loro funzione sociale. Dunque, c’è l’equilibrio che consente di affermare anche che il Programma è “di tutti” e per la collettività sociale.
Per partecipare alle elezioni occorrono numerosi adempimenti, difficili da realizzare nel breve tempo disponibile, impossibili per me. L’offerta del Programma è fatta ai partiti e agli elettori tutti; dunque, chi ha interesse e competenza si faccia avanti; può contattarmi alla mail vincenzovanda@gmail.com o nei social Facebook Twitter Youtube, dove cercherò di sostenere e far conoscere meglio il Programma. Forse l’ipotesi che esclude la necessità dei presentatori potrebbe essere tempestiva. L’ulteriore ipotesi, comunque utile al fine che l’offerta si propone, sarebbe che siano i partiti esistenti, quelli che ritengono di poter condividere quanto anima e promuove il Programma, di riconoscerlo come proprio, collegarsi tra loro e propagandarlo in termini idonei, per aspirare a raggiungere, con le loro forze e l’apporto della quota sociale che il Programma può indurre al voto, quella maggioranza che occorre per essere indipendenti da sostegni poco stabili. Essendo il Programma “per tutti”, come illustrato, sarebbe possibile che lo accettino, se non gli estremisti della destra, anche gli incerti del centro. Ma sarebbe già un miracolo se il Programma riuscisse a far riunificare, nel suo nome, le frazioni atomizzate della sinistra.
In ogni caso, la funzione iniziale del Programma, per un grande movimento della società civile, che promuova gli interessi comuni, rimane valida, per vigilare sulla politica interna e internazionale.
Io, ho lavorato molto per arrivare a questo Programma, come in parte rilevabile dai tanti scritti che, in modo diretto e indiretto, mi descrivono, reperibili nel richiamato blog. Ora ritengo doveroso, anche per me, offrirlo. Riporto questo scritto nel blog, come 22° argomento del “dibattito su temi prestabiliti” del Forum. E rimango in attesa del riscontro che il Programma saprà meritarsi.
Roma 1.8.2022
Vincenzo Vanda
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