Suicidio Umanità

Roma, 28.02.2022
Lettera inviata alle ambasciate in Italia della Federazione Russa, degli USA, della Repubblica Popolare Cinese, dell’Ucraina, nonché alla rap- presentanza in Italia della Commissione Europea

 

UMANITA’ PROSSIMA AL SUICIDIO

Grazie Putin, la tua iniziativa militare porta alla consapevolezza del baratro al quale l’Umanità è riuscita a portarsi. E non è colpa della Russia o degli USA o di altri Stati: siamo tutti responsabili, infatti la situazione è l’estrema conseguenza della cultura dell’individualismo e dell’egoismo, che rendono conflittuali tutti i rapporti individuali e collettivi. Cultura e relativi disvalori adottati dall’intera collettività e particolarmente dai Paesi cosiddetti civili e progrediti. Dunque, non è tempo di lotte e pretese rivincite, non è tempo di ricerca dei colpevoli, è soltanto tempo di cambiare cultura, e passare a quella che dall’io porta al noi, che sa individuare gli interessi comuni e sa adottare la cooperazione, per realizzare gli interessi individuali

nell’ambito e nei limiti del superiore interesse del bene comune. l Se guardiamo dall’alto la situazione attuale creata dall’intervento militare in Ucraina, e immaginiamo di applicarvi la nuova suddetta cultura, allora vediamo sparire il sangue, le morti, le bombe, i missili, i carri armati e anche le misure punitive, e i militari diventano dei civili che convivono e collaborano in pace tra loro.
Sta a Voi, detentori dei poteri politici, militari ed economici, e primi suggeritori dei valori e della cultura applicati, responsabili verso l’intera Umanità della gestione che ora farete di tale vostra determinante posizione, sta a Voi portare immediatamente nella realtà quella visione immaginata.
Cessate subito il fuoco, ritirate nei rispettivi Paesi militari, armi e munizioni e riunitevi a colloquio, all’ONU, o dove a Voi pare, per stabilire che le soluzioni non verranno mai più dall’uso delle armi e che pertanto vanno disarmate ed eliminate tutte le fortificazioni create a pretesa difesa propria contro preteso nemico, dell’una o dell’altra parte, e passate quindi a trovare tutti i rapporti di cooperazione che possano risolvere ogni conflitto, dare a tutti pace, sviluppo economico, lotta comune per risolvere tempestivamente il grave problema climatico, attuare la sostenibilità ambientale e avviare seriamente a realtà la giustizia sociale per tutti i popoli e tutte le persone. Sono queste le mete alle quali oggi l’Umanità deve dedicarsi.
In sintesi, date l’esempio e aiutate la società civile ad estendere nell’intero Pianeta la cultura del noi e della cooperazione per il bene comune.
Per l’ipotesi che, ricevuta la presente, non diate immediato segno di adeguamento, propongo che tutte le persone ed enti della società civile di cultura pacifista si organizzino per andare, ognuno col proprio segno distintivo, ad occupare Kiev ed esporsi liberamente agli ulteriori attacchi militari portati contro la città, disposti a diventare le vittime del disonore che emarginerà per l’eternità i responsabili.
Per l’agognata eventualità che il riscontro positivo arrivi e che sorga effettivamente una volontà collettiva di andare oltre l’occasione e aspirare alla creazione di un mondo migliore, suggerisco di prendere visione degli scritti che, liberamente offerti nel blog “civilsocietyleading.com”, contengono riflessioni e programmi di percorsi attuativi, suggeriti ai poteri politici e alla società civile.

Vincenzo Vanda

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